Oggi 7 aprile si celebra la Giornata mondiale della salute (il World Health Day).
Il tema scelto quest’anno dall’Oms è "Our Planet, Our Health", "Il nostro Pianeta, la nostra Salute" con lo scopo di puntare l'attenzione sulla correlazione tra la nostra salute e quella del pianeta in cui viviamo.
Secondo i dati forniti dall’Oms si registrano ogni anno 13 milioni di decessi legati a cause ambientali: l’inquinamento atmosferico uccide nel mondo 13 persone ogni minuto.
A questi vanno aggiunti i morti provocati dalla crisi climatica definita dall'Oms come «la più grande minaccia sanitaria per l'umanità»: in tutto sono circa 2 miliardi di persone nel mondo che sono interessante da inondazioni, piogge estreme, siccità e incendi.
Ci sembra quanto mai interessante e doveroso riportare alcuni passaggi dell'enciclica Laudato si' di papa Francesco che all'inizio del capitolo quarto, dedicato all'ecologa integrale, scrive:
"Dal momento che tutto è intimamente relazionato e che gli attuali problemi richiedono uno sguardo che tenga conto di tutti gli aspetti della crisi mondiale, propongo di soffermarci adesso a riflettere sui diversi elementi di una ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali.
I. ECOLOGIA AMBIENTALE, ECONOMICA E SOCIALE
L’ecologia studia le relazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente in cui si sviluppano. Essa esige anche di fermarsi a pensare e a discutere sulle condizioni di vita e di sopravvivenza di una società, con l’onestà di mettere in dubbio modelli di sviluppo, produzione e consumo. Non è superfluo insistere ulteriormente sul fatto che tutto è connesso. Il tempo e lo spazio non sono tra loro indipendenti, e neppure gli atomi o le particelle subatomiche si possono considerare separatamente. Come i diversi componenti del pianeta – fisici, chimici e biologici – sono relazionati tra loro, così anche le specie viventi formano una rete che non finiamo mai di riconoscere e comprendere. Buona parte della nostra informazione genetica è condivisa con molti esseri viventi. Per tale ragione, le conoscenze frammentarie e isolate possono diventare una forma d’ignoranza se fanno resistenza ad integrarsi in una visione più ampia della realtà.
Quando parliamo di “ambiente” facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati. Le ragioni per le quali un luogo viene inquinato richiedono un’analisi del funzionamento della società, della sua economia, del suo comportamento, dei suoi modi di comprendere la realtà. Data l’ampiezza dei cambiamenti, non è più possibile trovare una risposta specifica e indipendente per ogni singola parte del problema. È fondamentale cercare soluzioni integrali, che considerino le interazioni dei sistemi naturali tra loro e con i sistemi sociali. Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura" (LS 137-139)
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