Il lungometraggio “Affamati di spreco”: due mondi a confronto

Buttiamo nella spazzatura una quantità di cibo che sfamerebbe il mondo

Fatevi un regalo di consapevolezza, guardate il lungometraggio “Affamati di spreco” prodotto da Rai Storia. Non lo trovate su RaiPlay ovviamente, noi non siamo riusciti a trovarlo, ma per fortuna c’è Youtube, anche se non è in un canale ufficiale.


E’ un documentario tosto, a tratti angosciante… la regista spagnola Maite Carpio traccia due mondi: uno “sviluppato” che produce cibo in abbondanza per tutti ma lo getta nella spazzatura e uno sottosviluppato, scusate, “in via di sviluppo”, dove le persone muoiono di fame.

Il tutto intervallato da un’intervista a Tristram Stuart, storico inglese, divenuto famoso per il “freeganism”. Da anni Tristram, vegetariano, si nutre esclusivamente di avanzi recuperati dalla spazzatura: prodotti appena scaduti gettati, l’invenduto dei supermercati, tutti alimenti sani e perfettamente commestibili.

Sì, perché noi, gente del mondo “sviluppato”, buttiamo via enormi quantità di cibo. Non solo a casa nostra.

Avete mai visto una carota bitorzoluta in vendita al supermercato? E l’insalata? Nasce così, sempre perfetta fino alla punta della foglia?

No. Gli agricoltori scartano e gettano tra il 20% e il 40% del raccolto perché, esteticamente, non è adatto alla vendita al pubblico.

E in effetti chi di noi prenderebbe dal banco del supermercato una carota tutta storta?


Moltiplicate il nostro comportamento per milioni, miliardi di persone e il risultato è che oggi produciamo cibo sufficiente a sfamare tutti ma in 800 milioni soffrono la fame per via degli sprechi alimentari... 

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di seguito il Docufilm "Affamati di spreco"



Un Docufilm, uno sguardo femminile sul problema cibo del Mondo.

Presentato in Expo da Io Donna e Oxfam

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