Via libera dal Consiglio dei Ministri al DECRETO CLIMA



Il Decreto Clima riceve finalmente il via libera dal Consiglio dei Ministri e con esso arriveranno a breve, tra le altre misure, il buono mobilità per chi rottama sia le automobili che i motocicli e per chi opta per trasporto pubblico locale o sceglie di andare in bicicletta.
Un primo passo per salvare il futuro dei nostri figli”, scrive Sergio Costa sui social, su un decreto che si è fatto attendere parecchio tra slittamenti e aggiornamenti e che ora è finalmente realtà.
Ora, la nuova norma non prevede più il taglio graduale ai sussidi fossili, né la formulazione “verde” per il Cipe e si elimina  l’articolo recante “Disposizioni volte a velocizzare la pianificazione di emergenza per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti“.
Nello specifico, le città metropolitane e i centri con più di 100mila abitanti dovranno approvare entro il 31 dicembre 2020 i Piani urbani di mobilità sostenibile per assicurare l’abbattimento dell’inquinamento dell’aria e acustico. Dal 1° gennaio 2021 le risorse statali per la mobilità sostenibile saranno attribuite agli enti territoriali se e solo se abbiano approvato il Piano urbano e si impegnino a finanziare progetti coerenti.
È inoltre previsto un fondo di 40 milioni di euro per i Comuni perché realizzino o migliorino le corsie preferenziali e un fondo di 20 milioni di euro per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6.
Via libera anche a uno stanziamento di 30 milioni di euro per la piantumazione e il reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.
Fondi anche per i commercianti fino a 5 mila euro per ciascuno per la realizzazione di “green corner” per la vendita di prodotti sfusi.
Infine, più poteri e più risorse ai commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque e la creazione di un database da parte dell’Ispra per la trasparenza dei dati ambientali (i concessionari di servizi pubblici dovranno rendere disponibili in rete i risultati delle rilevazioni effettuate).

da greenme.it

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